LETTERE - Libro I - 113

Domenico è certamente un personaggio di Lucca, come si evince dall'aggettivo che segue il nome. Di lui non si hanno notizie precise e l'Erspamer avanza l'ipotesi che possa trattarsi di un mercante che avesse frequenti con l'Europa Orientale, in particolare con il Regno di Polonia, di cui era diventata regina Bona Sforza (figlia di Gian Galeazzo e di Isabella d'Aragona) sposando Sigismondo I Jagellone.

 

A messer Domenico Lucchese

 

Se l'occasione m'avesse mai dato cagione di potervi giovare come ora ella vi dà di giovarmi, non dubito che crediate che io averei fatto per voi quel ch'io credo che farete per me. Mandovi il libro intitolato a la maestà de la reina vostra di Pollonia, e messer Gasparo, mercatante fiorentino, ne è l'apportatore. Io vi ricordo che sempre vi amai con tenerezza paterna, e se per sì vertuoso atto si merita benivolenza, io merito d'esser assai ben voluto da voi. E ne l'assai ben volermi è la certa speranza del favor ch'io cerco, ne l'apresentar de l'opera. E a vostra signoria mi raccomando. Di Vinezia, il 9 di aprile 1537.

Pietro Aretino

 

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