LETTERE - Libro II - 93

Bernardo Cles, nota anche con il nome di Cesio, nasce nel 1485. Vescovo di Trento e ricchissimo cardinale, tiene una ricchissima corte. La conoscenza tra costui e Pietro Aretino - che gli dedica la "Cortigiana" - risale solo al 1533, attraverso il "comune amico" Vergerio. Muore nel 1539.

 

Al cardinale di Trento

Eccovi, o signore, in figura, due zoppi o due ciechi che si siano: questo, che è monstruoso per colpa de la natura, cade ne le braccia de la publica misericordia, non altrimenti che si caschi ne la lingua del comune vituperio quello che per difetto proprio si vive o privo degli occhi o scemo de le gambe. Veramente, se la virtù che io ho dal beneficio di Dio fusse mancata de la dovuta divozione inverso la gloria de la maestà sua, io stesso direi esser male se quella mi facesse bene. Ma essendomi tutta via la laude di Ferdinando uscita fuora de le labbra, il mio sperare ne le promesse di lui merita di acquetarsi nella mercé de la cortesia reale. La qual cosa mi averrà quando sia che vostra signoria illustrissima si voglia ramentare di che maniera gli son servo e di che sorte furono le parole con le quali in Padova mi assicuraste del dono: "O  santo imperatore, quanto son io tenuto al magnanimo de la vostra liberalitade, la cui perfezione provide a le mie fami prima che io ci pensassi, e per più mercede l’altissima consorte di voi ci aggiunse la gran catena d’oro!". Ora, benefattor mio se ben sete nella patria, piacciavi di introdurre col mezzo delle vostre lettre non il mio creato al re dei romani, ma il Genesi che egli porta alla corona di si religioso principe.

Di Vinezia, il 4 di Marzo 1539. 

Pietro Aretino

 

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