LETTERE - Libro II - 432

La lettera, pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1542 dal Marcolini quale editore del Libro II delle Lettere, è la sola, fra tutte le lettere scritte da Pietro Aretino, indirizzata alla Contessa Camilla Gonzaga, moglie di Pier Maria III de' Rossi. Segue di poco tempo il conferimento della massima onorificenza francese, il collare dell'ordine di san Michele, al Conte di San Secondo e la sua contestuale nomina a generale in capo delle truppe italiane al servizio di Francesco I re di Francia.

 

A

A la signora camilla gonzaga de' rossi

 

Nel degnarsi il conte Pier Maria, splendore d'Italia e consorte vostro, di venirmi a trovare, ecco che un dei suoi servi mi porge la scatola che mi mandate da Mantoa con le maniche dentro. Il qual dono mi è tanto piacciuto quanto gli è bello, né credo che il più ricco lavoro né il più leggiadro sia stato mai visto da che costì fu trovata la invenzione di cotali opere, onde si può credere che mi sia sommamente caro. Benché chi vuol darli tutte le lodi che se gli possono attribuire, dicasi: "Egli vien da tal luogo", imperò che da voi, unico essempio de le donne egregie e magnanime, non vengono se non cose eccellenti e reali. Ma con che io potrò mai ristorarvi l'atto di sì graziosa liberalità? Qual gratitudine ve ne debbo io rendere? Poiché in me non è altra facultà che di parole semplici, prego Iddio che vi conservi in quella bellezza somma di cui ancora si ammira il mondo; e per più vostro contento piaccia a la maestade sua di conservarvi in lunghissimo processo di vita absoluta da tutti gli umani accidenti. Intanto moltiplichino da un lato gli onori del vostro gran marito e da l'altro affrettinsi gli accrescimenti degli illustri figliuoli di voi; avenga che il valori di che sete ornata è degno che diveniate felice ne lo adempimento d'un sì fatto augurio. Sì che statevi exultando in lui, con ciò sia che il mio voto è onesto e il vostro merito grande. Di Vinezia il 10 d'agosto 1542.

Pietro Aretino

 

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