17 ottobre 2005 - GAZZETTA DI PARMA
 
 

 

 

Nuovo libro di Fornari sull'imperatore sconfitto a Vittoria 

Scrittore parmigiano
studioso di Federico II

    Carlo Fornari è un parmigiano il quale, dopo aver condotto una vita da manager e imprenditore in vari settori, in età matura ha rispolverato la sua vecchia passione per la storia diventando un fecondo scrittore.
    In tempi recenti, amante e nostalgico della sua città, gli ha dedicato vari libri quali Frati, antipapi ed eretici parmensi (1994), Giulia Farnese, una donna schiava della propria bellezza (1965), Maria Luigia, un amore di donna (1997); e nel 1998, ricorrendo il 750° anniversario del. famoso assedio condotto alla città dall'esercito imperiale, ha scritto Federico II: un sogno imperiale svanito a Vittoria, rimanendo da quel momento letteralmente catturato dalla poliedrica personalità del grande Svevo.
    Nel 2003, il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana onorevole Guido Lo Porto lo ha insignito del Federichino d'oro, il premio della locale Fondazione Federico II, motivato con «...la passione scientifica e il contributo dato, come divulgatore di alto livello, alla conoscenza del messaggio sociale e culturale di Federico II».
    Su questa scia, esce ora il suo ultimo lavoro Federico II e San Francesco, per i caratteri delle Edizioni all'insegna del Veltro, pp. 96, euro 12,00.
    Questo nuovo libro, come del resto tutte le opere di Fornari, consente una lettura agevole . e coinvolgente; ma allo stesso tempo risulta interessante al lettore attento, perché riesce a mediare con inusitata perizia gli aspetti religiosi e politici, storici e mitici che hanno riguardato il rapporto tra i due giganti del XIII secolo: un rapporto a distanza, ma certo più illuminante di tanti colloqui formali, giunti a noi filtrati dalle diplomazie, portatrici di interessi di parte.
    La lettura ci consente di comprendere che la presenza di Federico II nei luoghi della nascita e della missione di San Francesco è stata enorme, incombente, giungendo a volte ad un reciproco condizionamento.
    Simbolicamente, essa inizia al fonte battesimale della cattedrale assisana di San Rufino, dove entrambi furono iniziati alla fede cristiana; prosegue con le sculture presenti sul portale della stessa cattedrale, e con la prima infanzia del futuro Imperatore trascorsa nella sontuosa rocca eretta sul colle Asio.
    Le sorprese giungono però quando irrompono sulla scena personaggi illustri, con i quali entrambi agirono separatamente in circostanze storiche rilevanti, certo influenzandosi reciprocamente. Si tratta prima di Frate Elia da Cortona, una figura emblematica di umile fraticello oltre che abile organizzatore, stratega militare, archi tetto, alchimista..., capace di unirsi con immutato ardore alle epopee francescana e sveva; poi del sultano d'Egitto Malik al-Kamil, sostenitore della convivenza pacifica di Cristiani e Musulmani nell'area del Vicino Oriente, protagonista di sapienti aperture nei confronti della cultura occidentale.
    La situazione più avvincente, forse intrigante, si presenta quando l'Autore affronta il rinvenimento, sui muri esterni della Basilica Superiore di Assisi, di una scultura che inequivocabilmente raffigura il vol to di Federico II. Quali misteri storici ed esoterici si celano dietro la straordinaria presenza?
    Si tratta evidentemente di un argomento fino ad ora poco conosciuto che Fornari affronta tra i primi con una rigorosa esegesi delle fonti e delle rare ipotesi disponibili, forte della libertà intellettuale che lo ha sempre contraddistinto.

Andrea Zanlari

 

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