19 settembre 2008
 
 
 

Questa ancora non l'avevo sentita, anche se qualche mormorio l'avevo di straforo afferrato. Ma dopo che la GAZZETTA DI PARMA, il quotidiano più letto in città ed in provincia, convalida la tesi... a ruota quanti altri ancora riporteranno la notizia?

Per questo mi sono immediatamente premurato di acquisire una smentita ufficiale, scrivendo la seguente lettera (al direttore ed al corrispondente locale del giornale, oltre che al sindaco di San Secondo, legale rappresentante dell'asino):

 

L'asino d'oro di San Secondo

Giovedì 18 settembre 2008, 17:34

Da:

A: lettere@gazzettadiparma.net

Cc: paolo panni@..., sindaco@comune.san-secondo-parmense....

 

Gentile direttore,

 

mi consenta di correggere un “lapsus calami” che appare nella didascalia delle foto che corredano, in data odierna 18 settembre 2008, l’articolo di apertura della Provincia sul “Rinascimento del Parmense”.

 

Gli affreschi della Sala dell’Asino d’Oro, in Rocca a San Secondo Parmense, non sono di Cesare Baglione (1525-1590), ma ascrivibili a scuola raffaellesca. La critica più recente (Giovanni Godi, 1995), per quanto senza conforti documentali,  li attribuisce a Vincenzo Tamagni di San Geminiano (1492-1530 ca.). Essi corredavano la camera nuziale di Camilla Gonzaga e Pier Maria Rossi il Giovane, sposatisi nel 1523. A Cesare quel che è di Cesare…

 

Cordialmente

 


Pier Luigi Poldi Allaj
http://www.cortedeirossi.it

 

 

Sarà mia cura tenervi informati della smentita, quando mai arriverà.

Per intanto chi volesse erudirsi, può raggiungere alcune dissertazioni sulla materia:

"Le Metamorfosi o l'Asino d'Oro" di Apuleio di Pier Luigi Poldi Allaj

Alcune considerazioni in merito a recenti scritti intorno all' "Asino d'Oro" di Apuleio di Pier Luigi Poldi Allaj

 


ULTIME NOVITA' EDITORIALI INTORNO ALL'ASINO D'ORO DI APULEIO
Longo Editore in Ravenna              Oxford University Press


... e invece no!

 

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